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Autogestire ansia e tensione viene facilitato dalla conoscenza delle tecniche di rilassamento. Se poi si pratica sport, risulta ancora più facile, perchè dopo una seduta di allenamento ci si trova nelle condizioni ottimali: la stanchezza fisica favorisce il rilassamento e la decontrazione.

Per rilassarsi in modo ottimale è necessario un ambiente adeguato: rumori ridotti al minimo, luce tenue o spenta, temperatura di almeno 20 gradi. E’ importante curare la propria posizione: supina, con gli arti superiori lungo i fianchi, i palmi delle mani a terra, gli arti inferiori rilassati e distesi e le punte dei piedi che cadono all’esterno.

La posizione più indicata è quella del proprio letto, ma è possibile eseguire la seduta di rilassamento anche su una poltrona. Sono poco indicati invece divani troppo morbidi: meglio una poltrona anatomica che consenta il completo abbandono e favorisca la distensione mentale.

La colonna vertebrale è forse ciò che ne trae massimo giovamento, perchè si riduce la pressione discale e vengono mantenute le curve fisiologiche.

Utile per verificare i risultati ottenuti e mantenere costanza e gradualità è utilizzare un diario del rilassamento, dove registrare gli esercizi quotidiani.

Per capire se siamo tesi e per verificare la capacità di decontrarre e rilassare completamente i muscoli è possibile effettuare con l’aiuto di un compagno il test della passività. Si esegue nella posizione di rilassamento: il compagno solleva di pochi centimetri un arto superiore della persona che si sta rilassando e poi prova a lasciarlo cadere sul materasso. Se i muscoli sono completamente rilassati ed effettivamente l’arto superiore è abbandonato al suo peso, nel momento in cui il compagno lo lascia, l’arto cade pesantemente per effetto della gravità. Al contrari, nelle persone che restano in tensione, l’arto superiore resta sollevato o cade in un modo non naturale.

E se già sapete rilassarvi, ma cercate un programma di esercizi di rilassamento, ecco una possibile scaletta:

1 -PERCEZIONE DEI CONTATTI DEL PROPRIO CORPO
2-CALMA DOPO LA TENSIONE
3-PERCEZIONE DEL RESPIRO
4-DECONTRAZIONE MUSCOLARE
5-ALBERO DELLA VITA
6-POSIZIONE DEL COCCHIERE
7-PALMING E SFINGE
8-RILASSAMENTO IN STAZIONE ERETTA
9-RILASSAMENTO SUL CILINDRO PROCETTIVO

 

Articolo tratto da “CERVICALGIA – i consigli per prevenirla gli esercizi per curarla” di Benedetto Toso – Libro di Testo utilizzato da ADIFAMILY

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